Foto: Roberto Saviano autore di Gomorra
Usura, allarme in Liguria, di Elisa Mangini
Senza sicurezza non è possibile avere uno sviluppo economico delle piccole imprese. E´ questo il tema del convegno di Confesercenti Liguria che si è svolto questa mattina (7 luglio ndr) a Genova. Oltre agli episodi di microcriminalità, i commercianti devono fare i conti con un altro, preoccupante fenomeno, quello dell´usura: se sino a pochi anni fa anche gli esperti pensavano che fosse prerogativa solo dell´Italia meridionale, adesso i dati confermano che l´usura è un dramma sociale diffuso dappertutto.Secondo le informazioni raccolte da Confesercenti attraverso "Sos Impresa", l´insieme degli sportelli che si occupano del rapporto tra criminalità organizzata e attività commerciali, Genova risulta decima, tra le prime venticinque province, nel quoziente di rischio usura (calcolato sulla base di indici finanziari e del numero di denunce in rapporto alla popolazione). «Da questo punto di vista c´è un forte allarme - ha detto Andrea Dameri, funzionario Confesercenti - e l´intenzione è quella di andare ad approfondire questo dato cercando di capire se effettivamente il rischio è cosi alto e se ci sono davvero problemi radicati sul territorio».Un primo passo è stato fatto con la nascita del progetto Sos Impresa Liguria: «Ci saranno quattro sportelli, uno per provincia - ha spiegato Dameri - cui le persone che hanno problemi di natura finanziaria o che sono state vittime di usura possono rivolgersi per consulenze, supporto psicologico o per ricevere informazioni riguardo all´accesso al fondo di solidarietà».Da questo punto di vista, la maglia nera in Liguria spetta al Ponente: è in questa zona che, secondo i dati della magistratura, risultano le maggiori infiltrazioni di criminalità organizzata; «in Liguria - ha concluso Dameri - secondo gli i dati più recenti (del 2006, ndr), sono state sette le denunce, che hanno visto coinvolte una ventina di persone».In Italia, dal punto di vista socio-biografico, l´età delle vittime si concentra soprattutto tra i 41 e i 55 anni; i commercianti coinvolti sono circa 150.000, molti indebitati con più strozzini, che chiedono interessi mensili di circa il 10%
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