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venerdì 7 novembre 2008

No ai Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE ex CPT) in Liguria

Genova. La Liguria? Indisponibile ad accogliere sul proprio territorio strutture o centri di accoglienza temporanea o, ancora, luoghi in cui gli extracomunitari debbano essere identificati ed espulsi. Indisponibile per legge. Ieri mattina, la commissione consiliare Salute e Sicurezza del consiglio regionale della Liguria ha approvato - con il voto favorevole della maggioranza - la proposta di legge di Rifondazione comunista, un atto di principio che introduce una modifica alla legge regionale sull'immigrazione «in coerenza con i principi dei diritti dell'uomo e come atto politico contro la discriminazione razziale».Al voto in commissione il centrodestra, con i consiglieri Matteo Rosso (Forza Italia) e Gianni Plinio (Alleanza nazionale) replica con la richiesta di un parere preventivo di legittimità costituzionale avanzata al ministro degli Interni, Roberto Maroni.«È un preciso passo in avanti che mette la Liguria, prima tra tutte le Regioni, su un terreno avanzato di democrazia e di cultura e di lotta contro ogni razzismo e xenofobia», commenta il capogruppo di Rifondazione comunista Marco Nesci. « Ad un così grande ed evidente segno di civiltà e di rispetto dell'intera umanità, si denota, ancora una volta, come nel centrodestra - prosegue - alcuni paladini della discriminazione del diverso abbiano prevalso e condotto una opposizione che, anche nell'ultimo passaggio consiliare, si presenterà nelle forme più ottuse».L'opposizione alla proposta di legge, che andrà in consiglio entro la fine del mese, parte in quarta con Plinio e Rosso. «La Regione non può inserire in una legge il suo "no" ai Cpt. Questa è una competenza dello Stato» avvertono annunciando anche di aver trasmesso al ministro dell'Interno Roberto Maroni la copia della proposta di legge di Rifondazione contraria ai Cpt e Cie in Liguria chiedendo un parere di legittimità prima della definitiva discussione in Consiglio Regionale.«È inammissibile che la Regione Liguria pretenda di legiferare in materie come l'immigrazione e la pubblica sicurezza che sono di competenza esclusiva dello Stato - hanno detto Plinio e Rosso - È per questo che abbiamo invitato il ministro Maroni a trasmetterci un parere preventivo di legittimità costituzionale onde non far rischiare una impugnativa della legge dinanzi alla Consulta. Realizzare un Cpt anche in Liguria, come intende fare il Governo, significa dotare anche la nostra regione di una struttura utile per velocizzare le espulsioni di immigrati clandestini delinquenti. Lo stesso presidente Napolitano bollò come irresponsabili i governatori regionali di centrosinistra che sottoscrissero un documento per chiuderli».In Liguria la polemica sulla realizzazione di un Centro di identificazione ed espulsione, esplose la vigilia di Ferragosto quando, a Genova per presiedere un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, il sottosegretario Michelino Davico (leghista come Maroni) disse a chiare lettere che i liguri non potevano esimersi.

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