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martedì 13 settembre 2011

5 ottobre - Assemblea Regionale PBC Liguria

Problemi locali e nazionali: come affrontarli?
Una proposta per una lista aperta della comunità genovese.

Presso il Circolo Ricreativo Cap del Porto di Genova
 (di fronte caserma Vigili del Fuoco – San Benigno)
via Albertazzi, 3r - mercoledì 5 ottobre
dalle ore 20.45 alle 23.30

Assemblea regionale di Per il Bene Comune Liguria

Ospite: Christian Abbondanza, Casa della Legalità
con un intervento su partiti e corruzione

Intervengono:
Monia Benini - Presidente di Per il Bene Comune

Fernando Rossi  - Portavoce nazionale di Per il Bene Comune

In previsione dell'assemblea nazionale che si terrà a Torino l'8 e 9 ottobre, avranno luogo le varie assemblee regionali, con il seguente Ordine del Giorno:

1- Analisi sommaria politica dell'Italia e della Liguria (economia, ambiente, lavoro, cultura, società, istituzioni)

2- Discussione sulle analisi che hanno portato alle proposte del coordinamento nazionale all'assemblea nazionale di PBC

3- Preparazione assemblea nazionale

4- Varie ed eventuali

Siamo ad un importantissimo punto di svolta dato da nuove adesioni e da un crescente consenso verso il nostro progetto. E' quindi importantissimo per ogni aderente poter partecipare agli appuntamenti assembleari.

Ovviamente l'assemblea è aperta e chiunque può assistere, ma la discussione prevede la priorità attribuita agli aderenti (per questo è necessario aderire o rinnovare l'adesione per il 2011 entro e non oltre il 21 settembre, seguendo le indicazioni fornite qui: http://www.perilbenecomune.net/index.php?p... ). Le eventuali votazioni sono riservate ai soli aderenti a PBC.

Purtroppo ci sono amici che sono convinti di essere aderenti a PBC perchè iscritti al sito, oppure sulle pagine FB di Presidente, coordinatori o dei vari gruppi di Per il Bene Comune. Queste 'iscrizioni' non corrispondono ad adesioni ed invitiamo dunque gli interessati ad aderire formalmente come sopra indicato.

Scarica la locandina dell'evento e aiutaci a divulgarla, clicca sull'immagine qui sotto




venerdì 22 luglio 2011

Genova, Tursi 2.0: il nuovo portale internet del Comune


Genova. Con la sua nuova homepage, il sito del Comune di Genova fa un passo avanti sul terreno del web 2.0, cercando di affinare la comunicazione istituzionale e l’immagine dell’amministrazione.
Decisamente cambiato rispetto alla versione precedente, come si legge nella guida introduttiva appositamente studiata per l’occasione: addio ai gabbiani e agli sfondi azzurri, il nuovo portale è multicolore e multitasking, con ampi spazi dedicati a foto e video.
La nuova homepage si compone di due parti: la prima dedicata è dedicata ai contenuti istituzionali ereditati dalla precedente versione del sito, la seconda è costituita dal web magazine del Comune di Genova, con articoli giornalistici, video, immagini e gallerie fotografiche appartenenti al sito istituzionale o ad altre testate del Network del Comune di Genova. Tra le novità spicca la voce “Il Mestiere del Sindaco”, la pagina dedicata alla comunicazione diretta del primo cittadino ai genovesi.

venerdì 24 giugno 2011

Islanda un paese che vuole punire i banchieri responsabili della crisi

Dal 2008 la gran maggioranza della popolazione occidentale sogna di dire “no” alle banche, ma nessuno ha osato farlo. Nessuno eccetto gli islandesi, che hanno fatto una rivoluzione pacifica che non solo è riuscita a rovesciare un governo e abbozzare una nuova costituzione, ma cerca anche di incarcerare i responsabili della débacle economica del paese.
La scorsa settimana a Londra e Reykjavik sono state arrestate 9 persone per la loro presunta responsabilità nel crollo finanziario dell’Islanda del 2008, una crisi profonda che si è sviluppata in una reazione pubblica senza precedenti che sta cambiando la direzione del paese.
È stata una rivoluzione senz’armi in Islanda, paese che ospita la più antica democrazia al mondo (dal 930), e i cui cittadini sono riusciti a effettuare il cambiamento solo facendo dimostrazioni e sbattendo pentole e tegami. Perché gli altri paesi d’Occidente non ne hanno neppur sentito parlare?


La pressione dei cittadini islandesi è riuscita non solo a far cadere un governo, ma anche a iniziare la stesura di una nuova costituzione (in corso), e sta cercando di incarcerare i banchieri responsabili della crisi finanziaria del paese. Come dice il proverbio, chiedendo le cose con garbo, è molto più facile ottenerle.
Questo tranquillo processo rivoluzionario ha le sue origini nel 2008 quando il governo islandese decise di nazionalizzare le tre maggiori banche, Landsbanki, Kaupthing e Glitnir, i cui clienti erano principalmente britannici, e nord- e sud-americani.
Dopo la presa in carico da parte statale, la moneta ufficiale (krona) precipitò e la borsa valori sospese l’ attività dopo un crollo del 76%. L’Islanda stava andando in bancarotta e per salvare la situazione, il Fondo Monetario Internazionale iniettò 2.100 milioni di dollari USA e i paesi Nordici contribuirono con altri 2.500 milioni.

domenica 19 giugno 2011

Genova SVEGLIAAAA!!!

Manifestazione contro la Moneta Debito: assemblea pubblica

Cambiare le cose è possibile: abbiamo vinto il referendum.
NON FERMIAMOCI!

maggiori info su facebook clicca qui>>

sabato 7 maggio 2011

MANIFESTAZIONE: GRANDI OPERE? NO GRAZIE !

NO GRAZIE : GIORNATA CONTRO LE GRANDI OPERE

NO GRONDA -NO TAV -NO CARBONE -NO MARGONARA - NO PONTE
NO NUCLEARE- NO ACQUA PRIVATA- NO INCENERITORI -NO PIATTAFORMA MAERSK

TANTI NO PER UN SI AL FUTURO !


La politica delle grandi opere, supportata dalla Legge Obiettivo, mette in evidenza gli interessi dei grossi gruppi finanziari e delle mafie a discapito della popolazione. La serie di luoghi comuni a sostegno di questi inutili progetti, ripetuti dai governi che si sono succeduti negli ultimi venti anni, sono smentiti ogni giorno di più:

Non sono utili: rispondono a bisogni inesistenti o sono formule sbagliate per la soluzione dei problemi; ciò consente di poter proporre sempre nuove infrastrutture da realizzare e generare nuovi appalti.

Non generano occupazione: se da un lato la grossa concentrazione di capitali e mezzi genera alti profitti, di contro la ricaduta occupazionale è insignificante.

sabato 9 aprile 2011

Genova - 40mila euro di risarcimento ai nomadi per la Gronda?

Genova - 40mila euro di risarcimento per ogni famiglia di nobili Sinti che dovrà spostarsi dal campo di Bolzaneto per l'avvio dei lavori per la Gronda.
E' destinata a suscitare forti polemiche la discussione in atto in questi giorni in Comune, per decidere l'assegnazione del risarcimento anche alle famiglie Sinti che da anni "risiedono" nel campo che sorge nei pressi della Metro, a Bolzaneto.
Il contributo, fissato per Legge a 40mila euro, è quello che verrebbe concesso, a titolo di risarcimento, a tutte quelle famiglie genovesi che dovranno abbandonare le loro case per permettere la costruzione della tanto discussa Gronda autostradale.
La norma prevede, infatti, che la famiglia "espropriata" venga compensata con un importo pari al valore del proprio terreno e casa e, in più, con questo simbolico risarcimento per i danni morali.
Risarcimento che, secondo una interpretazione che non mancherà di far discutere, potrebbe spettare anche a chi la casa non l'ha mai avuta e però vive da anni in roulotte o accampamenti. Nella fattispecie i nomadi di Bolzaneto.

Fonte articolo : genovaogginotizie

domenica 24 ottobre 2010

NO GRONDA per un futuro pulito e sostenibile

Intervista a Paolo Putti dal presidio del coordinamento NO GRONDA, un insieme formato dai comitati di cittadini da Voltri alla Val Polcevera che si sono riuniti per contrastare la gronda autostradale, una dalle tante grandi opere messe in cantiere ormai giàda tanti anni (ex bretella autostradale), Paolo Putti in questa intervista ci spiega i motivi perchè sono contrari alla costruzione ed informa che non saranno solo i cittadini di Genova o del ponente ligure ad avere dei disagi in futuro, ma pare siano coinvolti anche quelli del levante ligure, ascoltate cosa ci racconta...