Urbanistica si cambia. O almeno si prova a cambiare.E' stato fatto ieri a Palazzo Tursi il primo passo ufficiale verso la "rivoluzione sostenibile" annunciata dalla Sinaco Marta Vincenzi, all'inizio del suo mandato.Il consiglio comunale ha approvato, infatti, con i 29 voti favorevoli della maggioranza e 14 voti contrari dell'opposizione di centrodestra le linee di indirizzo del nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC) che dovrebbe essere approvato entro il 2010 e che rappresentera' il terreno sul quale, soprattutto, si misurera' l'effettiva capacita' di "discontinuita'" di qeusta amministrazione rispetto al passato.Dopo oltre un anno di lavoro dell'Urban Lab, coordinato dall'architetto Renzo Piano, dopo molte discussioni e molte polemiche, sono diventati, quindi, un atto amministativo gli indirizzi di pianificazione per la "nuova" citta'.Indirizzi che immaginano una Genova che non si espanda piu' sulle colline e verso il mare, che punti a costruire sul costruito, a recuperare il rapporto con il mare e con il verde, a privilegiare il trasporto pubblico rispetto a quello rivato, fare della qualita' urbana e architettonica, dell'equita' sociale - anche nella distribuzione di spazi e di servizi - e della partecipazione, parole d'ordine della nuovapianificazione urbanistica.Per ora sono solo linee di indirizzo, appunto, alle quali l'amminsitrazione comunale dovra' dare concretezza gia' nei prossimi mesi, se vuole smentire chi sostiene che questo documento sia solo un insieme di buoni propositi.Su questi indirizzi sara', infatti, impostato il nuovo Puc e rispetto a queste linee, oltre che sulla base del piano ancora in vigore, saranno valutati anche i progetti pendenti sui quali l'amministrazione comunale puo' ancora intervenire e i progetti che saranno presentati da oggi fino all'approvazione del nuovo piano, per fare in modo che ci sia omogeneita' rispetto ai nuovi obiettivi che l'amministrazione si e' data.La fase iu' delicata, infatti, e' quella di transizione ra vecchio e nuovo Piano che si apre adesso, perche' in itinere ci sono molti progetti controversi e perche' molti altri potrebbero essere presentati prima del nuovo Piano.Proprio per questo, dal centrodestra, preoccuati che "si blocchi lo sviluppo della citta'", era arrivata la richista di "attenuare" con alcuni emendamenti il valore di questi indirizzi, rimarcando invece il fatto che fino al nuovo resta comunque in vigore il vecchio Puc.Gli emendamenti, pero', sono stati bocciati e il centrodestra ha votato contro la delibera, benche' alcuni emendamenti e ordini del giorno della minoranza siano stati approvati."L'idea di porre un freno all'espansione non e' in contrasto con l'idea di sviluppo della citta'" aveva replicato la Sindaco,Ieri sono stati approvati senza il voto favorevole del centrodestra, due ordini del giorno presentati uno da Luca Dallorto (verdi), Antnio Bruno (Se-Prc) e Bruno Delpino (Pdci) e l'altro da Gianni Bernabo' Brea (La Destra) che chiedono alla giunta di presentare al piu' presto norme di salvaguardi per impedire nuove cementificazioni soprattutto sulle colline, che sarebbero in contrasto con i nuovi indirizzi.Via libera dalla sala Rossa anche a due ordini del girno di Bruno per chiedere una variante di salvaguardia per la collina di Sant'Ilario e un piano e un regolamento del verde urbano.
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