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venerdì 15 luglio 2011

Container radioattivo, grande mobilitazione da Prà a Voltri

Prà. “Basta servitù a ponente”. Tra le centinaia di persone scese in strada per ricordare il “compleanno” del container radioattivo, da un anno sequestrato e poi isolato sulla banchina del sesto modulo a Prà, lo striscione del Coordinamento dei Comitati del Ponente è la summa di un anno all’insegna della protesta contro una situazione definita a tutti i livelli politici e istituzionali “inaccettabile”, ma anche l’ennesimo grido d’allarme su un ponente spezzato dalle servitù e non adeguatamente ricompensato dai servizi.
“Oggi sono più le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono” ha sottolineato il sindacalista della Filt Cgil, Giacomo Santoro, presente nelle passate manifestazioni a ricordare che “bisogna dire basta al container radioattivo” e che non c’è spazio per divisioni tra chi lavora e chi vive ai piedi del porto “troppe volte hanno cercato di mettere i cittadini contro i lavoratori, ma oggi non ci riescono”. L’unico lato positivo nella vicenda paradossale del container radioattivo sembra essere la ritrovata unione del ponente, alle prese in passato con ruggini e rivalità di quartiere.
Se in strada sono scesi più di sessanta realtà, tra comitati, associazioni, istituzioni e cittadini, le bandiere politiche sono poche, così come richiesto dai comitati. I politici ci sono, ma in veste istituzionale, per dimostrare la solidarietà degli enti ai cittadini, i veri protagonisti di una manifestazione che parte dal container radioattivo ma arriva e non solo simbolicamente sotto il porto. I problemi che rivendica il ponente sono molteplici: container a parte, i comitati chiedono da mesi le banchine elettrificate per evitare il forte inquinamento acustico e diminuire le emissioni di polveri sottili.
“E’ la risposta straordinaria di un popolo che rivendica una dignitosa qualità della vita” ha commentato il presidente del Municipio Ponente, Mauro Avvenente, sul palco di piazza Bignami. “Ci hanno promesso che lo rimuoveranno presto, noi vigileremo – ha detto – e se non dovesse accadere siamo pronti a tornare in piazza”.
Sulla possibile rimozione del container non ci sono date certe, ma il 28 luglio si riunirà il Comitato Portuale e uno dei punti all’ordine del giorno sarà anche questo.
“Quello che ci aspetta è un lungo percorso – ha chiosato Ginetto Parodi, storica figura del ponente accolto con un’ovazione – non dimentichiamo che il nostro futuro è dall’altra parte della strada. Se consideriamo questa giornata c’è da essere ottimisti”.
Dopo gli interventi dal palco di piazza Bignami, tra cui un’applaudita Marta Vincenzi che ha ribadito la contrarietà al container radioattivo e la necessità di liberare la passeggiata dalle file di contenitori vuoti e ammassati, il corteo si è messo in moto verso l’autostrada e il cavalcavia di accesso al Vte, dove ha inscenato una occupazione simbolica.
“Siamo moderatamente soddisfatti – ha commentato Nicola Montese, Comitato per Prà – anche perché il sindaco, Marta Vincenzi, ha raccolto le nostre istanze. Per noi – conclude Montese – è solamente l’inizio visto che la risposta da parte delle associazioni e dei cittadini, del tessuto produttivo è stata forte”. Il traffico sta già subendo ripercussioni: bloccata la circolazione verso ponente.

Tamara Turatti – Federica Seneghini


approfondimenti con articoli di Gianni Lannes

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