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martedì 25 novembre 2008

Non siamo la pattumiera per tutte le emergenze


Rabbia in Valbisagno

«Non siamo la pattumiera per tutte le emergenze»


Tra le preoccupazioni principali dei cittadini c¹è anche la spaventosa incidenza di tumori, che nell¹area, «secondo i dati dell¹Ist - ha precisatol¹esponente di Legambiente - raggiunge livelli superiori a quelli di Cornigliano quando erano attivi i forni Italsider"


Cittadini e comitati di Gavette - Volpara si sono riuniti ieri pomeriggio in un'assemblea pubblica. Venerdì prossimo una manifestazione bloccherà il traffico

Stanchi, delusi, ma soprattutto arrabbiati gli abitanti della zona Gavette- Volpara: cittadini e comitati si sono riuniti ancora una volta ieri in un¹assemblea pubblica presso la società di mutuo soccorso La Democratica, per fare il punto della situazione e organizzare la protesta, che sfocerà in una manifestazione annunciata per venerdì prossimo.

«Questa è la pattumiera di Genova», «Ci vogliono ammazzare», «perl¹amministrazione siamo solo dei rompipalle»: queste le frasi che si sentivano in sala. Perché nella zona - hanno denunciato i cittadini - il problema non è soltanto la presenza del fangodotto e dell¹impianto diVolpara, ma il sospetto, per alcuni già certezza, che ogni emergenza della città venga scaricata in appena due chilometri della zona, dove si continuano ad aggiungere problemi nuovi senza risolvere quelli precedenti.

«Per la soluzione del problema del fangodotto l¹amministrazione ha già parlato di tempi lunghi, circa dieci anni - ha detto Andrea Agostini di Legambiente - ma nel frattempo ci sono molte altre cose su cui si può e sideve interventire».

Ad esempio, la presenza della rimessa Amt: «dopo la chiusura di quella di Boccadasse, sono stati piazzati qui 100 pullman senza chiedere nulla a nessuno. - ha detto ancora Agostini - Alle 5:30 del mattino molte linee iniziano il turno, i motori si accendono e stanno lì fermi per un po¹». Il risultato è «una camera a gas, proprio sotto una scuola».

Tra le altre emergenze c¹è l¹ex fabbrica Moltini, di cui i cittadini chiedono la messa in sicurezza in quanto «piena di amianto e prodotti fortemente tossici», il parcheggio dei mezzi Aster, che contribuiscono ad aumentare l¹inquinamento della zona, e il controllo delle emissioni del forno crematorio del cimitero di Staglieno.

«Agli occhi degli abitanti della zona, l¹amministrazione ha perso credibilità per impegni presi pubblicamente e poi sempre disattesi. - ha detto ancora Agostini - Se non la recupera attraverso atti concreti, si aprirà lo scontro sociale perché la gente è stanca di promesse».

Tra le preoccupazioni principali dei cittadini c¹è anche la spaventosa incidenza di tumori, che nell¹area, «secondo i dati dell¹Ist - ha precisatol¹esponente di Legambiente - raggiunge livelli superiori a quelli di Cornigliano quando erano attivi i forni Italsider».

«Due mesi fa abbiamo chiesto ancora una volta spiegazioni, che non sono arrivate - ha detto Barbara Testini, presidente del comitato Banchelle - perquesto il 28 novembre chiamiamo tutti i cittadini a partecipare ad una manifestazione contro il fangodotto e per farci sentire, chiedendo unincontro al comune».

L¹appuntamento è alle 17 al centro sportivo Gavette. Da qui partirà la manifestazione, che lungo il suo percorso arriverà anche alla misura estrema del blocco del traffico cittadino. «Dal momento che i problemi sono diversi- ha aggiunto Testini - intendiamo anche fare incontri mirati con singoleautorità e persone competenti».
Alessandro Di Tizio

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