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mercoledì 12 ottobre 2011

Roma sta per esplodere – La reazione di un popolo indignato

Lorenzo La Face introduce il proprio viaggio a Roma, attraverso il quale racconterà momento per momento la situazione della Capitale a pochi giorni dalla manifestazione del 15 ottobre
L’estate Italiana è stata molto calda e, con l’inoltrarsi dell’autunno, la situazione non sembra moderarsi, anzi! Come immaginerete non mi sono improvvisamente appassionato di metereologia, sto solo parlando delle tensioni sociali e del clima di malcontento in cui il paese è immerso: possiamo citare le lotte al limite della Resistenza dei No Tav, la decennale del G8 genovese, l’occupazione di varie sedi di Equitalia, la protesta dei piccoli comuni piemontesi contro l’accorpamento, le proteste a Sud per il trasferimento della fabbrica Alenia Casoria e il malcontento dei napoletani per la questione rifiuti.

Potrei dilungarmi ancora molto con la lista, ma veniamo al dunque: spulciando in rete si trovano informazioni su un movimento particolare, cominciato con lo sciopero della fame intrapreso da Gaetano Ferrieri, l’ex imprenditore veneto che, stufo della criticità della situazione nazionale, si è trasferito in un gazebo sotto palazzo Montecitorio creando sostanzialmente un presidio ad oltranza.


Digiunando e raccogliendo persone in piazza, l’intenzione sua, ma anche di molti altri, è quella di radunare un milione di individui, entrare in Parlamento senza l’utilizzo della violenza, contando solo sulla forza del numero e “mandare a casa” tutta la casta politica, figlia, secondo gli indignati, delle mafie, delle lobby finanziarie e della massoneria. Poco alla volta Gaetano inizia ad entrare nelle simpatie di molte persone e ben presto il presidio si popola di molti altri sostenitori.

I “cittadini stufi”, dandosi talvolta il cambio, riescono a garantire una presenza di circa una decina di persone che dormono in loco tutte le notti, numero che si moltipllica con la luce del giorno, crescendo sempre più nel tempo. Presi inizialmente sottogamba, osannati dai media internazionali ma trascurati dai media ufficiali, il 21 settembre riescono a portare con successo sotto Montecitorio un’assemblea di più di 1000 persone che utilizza la democrazia diretta; in sostanza una grande enorme discussione, in cui tutti hanno diritto di parola. Tutto ciò rigorosamente senza nessuna bandiera, se non quella Italiana, al grido di “Rirendiamoci il Parlamento!” Questa prima assemblea è il preludio a quella che sarà l’assemblea di oggi, con la quale tanti sperano di moltiplicare la partecipazione grazie al passaparola, per riuscire presto a perseguire il loro obiettivo finale.

A questa data si aggiunge un altro evento incredibile: l’indignazione internazionale del 15 Ottobre. Da mesi continuo a parlarne chiedendo opinioni, facendomi numerosi voli pindarici e venendo preso sostanzialmente per pazzo. Ora la data è vicina, la gente comincia ad allarmarsi perchè nel nostro Paese questo evento vi sarà davvero e consisterà in un violento tentativo di presa dei palazzi del potere da parte di di un milione e forse più di individui.

Data la densità di questo periodo romano, l’altro ieri, appena tornato nella mia Genova dalla tanto impegnativa quanto utilissima ed arricchente assemblea nazionale del Movimento Politico di Liberazione Per il Bene Comune, mi sono trasferito nella immensa Roma per informare con trasparenza sugli eventi di questi giorni: terrò un diario, chiamato “diario di bordo”, sui momenti e i pensieri della giornata e farò videoriprese, cercando di renderle disponibili alla redazione per quello che mi sarà possibile, considerata la limitata connettività di cui dispongo dal momento che il mio equipaggiamento consta in poco più di un sacco a pelo e pochi indumenti. Parteciperò per oltre una settimana alla vita del presidio, all’aperto, con tutte le particolarità del caso.

di Lorenzo La Face

Fonte articolo: http://www.lineadipartenza.it/?p=452

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