Lorenzo
La Face introduce il proprio viaggio a Roma, attraverso il quale
racconterà momento per momento la situazione della Capitale a pochi
giorni dalla manifestazione del 15 ottobre
L’estate Italiana è stata molto calda e, con l’inoltrarsi dell’autunno, la situazione non sembra moderarsi, anzi! Come
immaginerete non mi sono improvvisamente appassionato di metereologia,
sto solo parlando delle tensioni sociali e del clima di malcontento in
cui il paese è immerso: possiamo citare le lotte al limite della
Resistenza dei No Tav, la decennale del G8 genovese, l’occupazione di
varie sedi di Equitalia, la protesta dei piccoli comuni piemontesi
contro l’accorpamento, le proteste a Sud per il trasferimento della
fabbrica Alenia Casoria e il malcontento dei napoletani per la questione
rifiuti.
Potrei dilungarmi ancora molto con la lista,
ma veniamo al dunque: spulciando in rete si trovano informazioni su un
movimento particolare, cominciato con lo sciopero della fame intrapreso
da Gaetano Ferrieri, l’ex imprenditore veneto che, stufo della criticità
della situazione nazionale, si è trasferito in un gazebo sotto palazzo
Montecitorio creando sostanzialmente un presidio ad oltranza.
Digiunando e raccogliendo persone in piazza,
l’intenzione sua, ma anche di molti altri, è quella di radunare un
milione di individui, entrare in Parlamento senza l’utilizzo della
violenza, contando solo sulla forza del numero e “mandare a casa” tutta
la casta politica, figlia, secondo gli indignati, delle mafie, delle
lobby finanziarie e della massoneria. Poco alla volta Gaetano inizia ad
entrare nelle simpatie di molte persone e ben presto il presidio si
popola di molti altri sostenitori.
I “cittadini stufi”,
dandosi talvolta il cambio, riescono a garantire una presenza di circa
una decina di persone che dormono in loco tutte le notti, numero che si
moltipllica con la luce del giorno, crescendo sempre più nel tempo.
Presi inizialmente sottogamba, osannati dai media internazionali ma
trascurati dai media ufficiali, il 21 settembre riescono a portare con
successo sotto Montecitorio un’assemblea di più di 1000 persone che
utilizza la democrazia diretta; in sostanza una grande enorme
discussione, in cui tutti hanno diritto di parola. Tutto ciò
rigorosamente senza nessuna bandiera, se non quella Italiana, al grido
di “Rirendiamoci il Parlamento!” Questa prima assemblea è il preludio a
quella che sarà l’assemblea di oggi, con la quale tanti sperano di
moltiplicare la partecipazione grazie al passaparola, per riuscire
presto a perseguire il loro obiettivo finale.
A questa data si aggiunge un altro evento incredibile:
l’indignazione internazionale del 15 Ottobre. Da mesi continuo a
parlarne chiedendo opinioni, facendomi numerosi voli pindarici e venendo
preso sostanzialmente per pazzo. Ora la data è vicina, la gente
comincia ad allarmarsi perchè nel nostro Paese questo evento vi sarà
davvero e consisterà in un violento tentativo di presa dei palazzi del
potere da parte di di un milione e forse più di individui.
Data la densità di questo periodo romano,
l’altro ieri, appena tornato nella mia Genova dalla tanto impegnativa
quanto utilissima ed arricchente assemblea nazionale del Movimento
Politico di Liberazione Per il Bene Comune, mi sono trasferito nella
immensa Roma per informare con trasparenza sugli eventi di questi
giorni: terrò un diario, chiamato “diario di bordo”, sui momenti e i
pensieri della giornata e farò videoriprese, cercando di renderle
disponibili alla redazione per quello che mi sarà possibile, considerata
la limitata connettività di cui dispongo dal momento che il mio
equipaggiamento consta in poco più di un sacco a pelo e pochi indumenti.
Parteciperò per oltre una settimana alla vita del presidio, all’aperto,
con tutte le particolarità del caso.
di Lorenzo La Face
Fonte articolo: http://www.lineadipartenza.it/?p=452
di Lorenzo La Face
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