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martedì 30 dicembre 2008

I palestinesi come gli Ebrei sotto il regime nazista


Il marzo scorso è stato scelto come inviato speciale del Consiglio dell'Onu per i Diritti Umani nei Territori palestinesi Richard Falk, ebreo americano, professore emerito presso l'università di Princeton.
L'anno scorso Falk aveva paragonato la situazione esistente nei Territori a quella vissuta dagli ebrei sotto il regime nazista, rifiutatosi poi di ritirare tale sua dichiarazione. Indignato da tali affermazioni, il ministero degli Esteri israeliano aveva reso noto che non avrebbe consentito l'ingresso al Professor Falk in Israele, sottolineando come il mandato dell'inviato speciale delle Nazioni Unite dovesse riguardare le violazioni dei diritti umani nei rapporti tra israeliani e palestinesi in maniera biunivoca, non focalizzandosi solamente sull'azione israeliana ( come se ad occupare e rubare terre, imporre cheick-point, affamare e privare di ogni cosa, persino acqua e farina, la popolazione fossero i palestinesi, nota di E.A. ) . Le autorità israeliane hanno negato l'ingresso all'inviato Onu, obbligandolo a salire su un aereo che lo ha portato fuori dal Paese, poiché Falk "non è stato invitato da Israele, né ha coordinato la sua visita in Israele come previsto dai regolamenti Onu". In questa vicenda, il rifiuto di ritirare il paragone con i nazisti ha sicuramente giocato un ruolo determinante. Il predecessore di Richard Falk, il sudafricano John Dugard, aveva paragonato la situazione di vita dei palestinesi a quella dell'apartheid.

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